I mieli lucani
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l Miele lucano rientra nell’Elenco dei prodotti agroalimentari tradizionali della Basilicata, (DM 17/6/2011, Suppl. ordinario della Gazzetta Ufficiale n. 159 del 11/7/2011), quelli cioè riconosciuti dal Ministero dell’Agricoltura e della Sovranità Alimentar e Forestale (DM n. 350 del 1999), i cui metodi di lavorazione e stagionatura seguono le regole della tradizione del territorio interessato da almeno 25 anni.
Infatti, secondo la scheda tecnica, il Miele lucano si produce sull’intero territorio della Basilicata. Gode dell’elevata qualità degli ecosistemi e degli agroecosistemi in cui pascolano le api.
Per la sua preparazione si utilizzano alveari di tipo razionale a sviluppo verticale. La tecnica di lavorazione e conservazione prevede che le arnie siano in gran parte stanziali, tanto che il nomadismo è praticato ma a breve raggio. Possono essere effettuate fino a 4 smielature durante l’anno, l’estrazione del miele dai favi avviene per centrifugazione, manuale o automatizzata, poi il miele viene filtrato e decantato in contenitori d’acciaio inox per circa 20 giorni, successivamente viene invasettato in contenitori trasparenti e di vetro.
Il colore del miele così ottenuto varia dal bianco all’ambra. Ha un odore dal delicato al mediamente intenso, fino al caramellato fruttato, sapore delicato ma anche mediamente intenso. Il periodo di produzione va dalla primavera all’autunno.
Caratteristiche sensoriali e abbinamenti dei mieli lucani